Il Ministro belga degli Affari Esteri e della Difesa, Philippe Goffin, risponde alle domande sui diritti umani in Bahrain 

 

27 gennaio 2020 – Martedì 21 gennaio 2020, il Ministro degli Affari Esteri e della Difesa belga Philippe Goffin è stato interrogato dal Ministro belga del partito Ecolo Groen, Samuel Cogolati, a proposito del Bahrain e delle sue violazioni dei diritti umani.

 

La dichiarazione del Ministro Cogolati inizia con l’evidenziare la crisi dei diritti umani in Bahrein, affermando che “la situazione dei 4000 prigionieri politici è disastrosa in quanto privati del diritto di accesso alle cure mediche. Tra questi prigionieri, c’è un gran numero di attivisti per i diritti umani. Inoltre, il Paese aveva rinunciato all’uso della pena di morte sette anni fa, ma ora la sta usando di nuovo”.

 

Il ministro Cogolati ha poi dato seguito alla sua domanda ponendo al ministro Goffin le seguenti domande: “Signor Ministro, che valutazione fa il Belgio della situazione dei diritti umani in Bahrein? Quali azioni sono disponibili per il Belgio per promuovere i diritti umani in Bahrein? Come è stata affrontata dal Belgio la situazione dei diritti umani in Bahrein durante il terzo ciclo della consultazione politica bilaterale organizzata a margine del 15° vertice del Dialogo di Manama dell’IISS a cui il Belgio ha partecipato? Infine, il Belgio conferma che alcuni detenuti non hanno accesso alle cure mediche? In caso affermativo, il Belgio ha condannato questa preclusione dei diritti dei detenuti nelle sue relazioni bilaterali con il Regno del Bahrein?”

 

Il ministro Goffin ha espresso la sua preoccupazione riguardo alle sentenze di Husain Moosa e Mohamed Ramadan, dicendo: “Nonostante le preoccupazioni che abbiamo espresso riguardo al loro diritto ad un giusto processo, la sentenza di condanna a morte di Mohamed Ramadan e Hussain Ali Moosa è stata confermata. La sentenza è ancora soggetta a ricorso davanti alla Corte di Cassazione del Bahrein”. Il ministro Goffin ha continuato affermando che “il Belgio sottoscrive pienamente la dichiarazione dell’Unione Europea e la sua richiesta alle autorità bahreinite di sospendere l’esecuzione di questi due individui e di assicurare che il loro nuovo processo sia conforme alle norme internazionali in materia di processi equi”.

 

Il ministro Goffin ribadisce l’opposizione del governo belga alla pena di morte affermando che “il Belgio si oppone alla pena di morte in ogni caso e circostanza. La pena di morte viola il diritto inalienabile alla vita scritto nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e costituisce una sentenza disumana e degradante. La pena di morte non ha nemmeno un effetto disincentivante sul tasso di criminalità; inoltre gli errori giudiziari sono irreversibili”.

 

Durante la sua dichiarazione il Ministro Goffin ha menzionato che il Belgio ha formulato delle raccomandazioni “l’ultimo ciclo UPR del Bahrein sotto la guida del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, inclusa la piena attuazione delle raccomandazioni formulate dal rapporto BICI (rapporto Bassiouni), e riguardanti la pena di morte”. Il ministro ha sottolineato che per garantire la stabilità a lungo termine del Bahrein, il Paese deve permettere di dare spazio all’opposizione politica.

 

Il ministro Goffin ha discusso il dialogo informale sui diritti umani tra il Bahrein e l’Unione europea dal 2016, concentrandosi sull’ultima sessione del maggio 2018 in cui “sono state espresse preoccupazioni in merito alle questioni del giusto processo, alle condizioni di detenzione dei prigionieri e più in particolare al loro accesso illimitato alle cure mediche e alla situazione generale dei diritti umani nel Paese”. Ha continuato  proseguendo con l’avanzamento al 2019, dove “il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, l’Unione europea ha ribadito le sue preoccupazioni sulla situazione dei diritti umani in Bahrein, e più in particolare sulla politicizzazione del sistema giudiziario e sull’importanza della libertà di espressione e di associazione, come sancito dalla dichiarazione universale dei diritti umani, che il Belgio ha ratificato”.

 

Una trascrizione delle domande si trova qui

 

Con una traduzione in inglese si trova qui