Alla 43esima sessione dell’HRC, ADHRB effettua un intervento orale sulla crisi nello Yemen

In data odierna è stato pronunciato un intervento orale alla 43a sessione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, al punto 2 relativo agli aggiornamenti orali dell’Alto Commissario sulle attività in Colombia, Guatemala, Honduras, Cipro, Repubblica Islamica dell’Iran e Sri Lanka, Eritrea, Nicaragua, Repubblica Bolivariana del Venezuela e Yemen. L’intervento si è concentrato sull’importanza della cooperazione tra l’autorità di fatto di Sanaa e le agenzie dell’Onu per alleviare le sofferenze di milioni di persone nello Yemen. 

Si prega di continuare a leggere per il testo completo della dichiarazione, oppure cliccare qui per un PDF delle osservazioni.

http://https://www.youtube.com/watch?v=RFZ0_Q2JnDc

Signor Presidente,

Sosteniamo la richiesta dell’Alto Commissario di continuare a svolgere indagini internazionali indipendenti sulle violazioni del diritto internazionale umanitario e sui crimini di guerra che si verificano nello Yemen e continuiamo a chiedere a tutte le parti di rispettare gli obblighi derivanti dal diritto internazionale, dalle risoluzioni e dagli accordi stipulati.

Cogliamo l’occasione per accogliere con favore la risoluzione approvata dall’autorità de facto di Sanaa che ha eliminato l’inconcepibile tassa del 2% sugli aiuti umanitari, ha sostituito 120 tonnellate di farina prelevate senza il permesso del Programma Alimentare Mondiale e ha ordinato il rilascio delle attrezzature di sua proprietà. La cooperazione tra l’autorità di fatto e le agenzie dell’Onu è indispensabile per alleviare alcune delle sofferenze di milioni di civili nello Yemen.

Accogliamo inoltre con favore l’annuncio della Coalizione Saudita di voli periodici di 30 civili che necessitano di cure mediche all’estero, ma è una goccia nel mare, perché ci sono 350.000 civili che hanno bisogno della stessa cosa, 100.000 civili in un limbo fuori dallo Yemen che non possono tornare, e milioni la cui mobilità è limitata. Dopo 4 anni, possiamo essere certi che continuare il divieto di volo non cambierà l’esito di questa guerra. Anche il blocco imposto allo Yemen dovrebbe essere revocato, poiché non esiste un possibile vantaggio militare che possa giustificare l’uso della fame di milioni di persone come arma di guerra.

Signor Presidente,

Chiediamo al Consiglio di esercitare pressioni su Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Bahrein, in quanto Stati che partecipano alla guerra contro lo Yemen, affinché attuino pienamente i termini dell’Accordo di Stoccolma e, in ultima analisi, mettano fine a questa guerra.

Grazie.