Profili Perseguitati: Fadhel Abbas Isa

Fadhel Abbas Isa era uno studente universitario prima del suo arresto nel 2012. È stato arrestato, torturato, minacciato e sottoposto a processi ingiusti in violazione dei suoi diritti umani. Mentre era in prigione, a Fadhel è stato diagnosticato il lupus. La sua salute è peggiorata a causa delle torture e delle condizioni insalubri del carcere di Jau, dove è rimasto per più di sette anni.

Il 29 marzo 2012, le forze di sicurezza del Bahrein, compresi i veicoli del Ministero dell’Interno, il Comando delle forze speciali di sicurezza e gli agenti della Direzione delle indagini penali (CID), hanno arrestato Fadhel mentre dormiva nella sua casa a Sahla. I suoi genitori non conoscevano all’epoca il motivo dell’arresto, ma in seguito hanno ricevuto il mandato d’arresto. Quest’ultimo riportava il nome di Fadhel insieme a diversi altri, tutti accusati di assembramento illegale. Dopo il suo arresto, gli agenti hanno fatto sparire Fadhel per tre giorni al CID, durante i quali gli è stato negato l’accesso al suo avvocato ed è stato torturato per produrre una confessione. Tre giorni dopo, gli è stato permesso di contattare la famiglia per la prima volta ed è stato trasferito al Dry Dock Detention.

Sei mesi dopo il primo arresto per raduno illegale, il 26 settembre 2012, Fadhel è stato condannato ad un anno di carcere e trasferito nel penitenziario di Jau. Oltre ad essere stato sottoposto a tortura presso il CID, gli agenti hanno anche picchiato e minacciato Fadhel sia al Dry Dock che a Jau. Quando la condanna a un anno di reclusione è giunta al termine, Fadhel, tra gli altri detenuti, è stato accusato di aver aggredito un veicolo della polizia e di tentato omicidio. Di fronte a queste accuse, il 30 marzo 2014 è stato condannato all’ergastolo. La decisione è stata impugnata in appello il 31 agosto 2014 e la sua condanna è stata ridotta a 15 anni di carcere. A causa del suo trattamento e delle torture subite in carcere, la salute di Fadhel è peggiorata, soprattutto durante un periodo di incidenti nel marzo 2015 nel carcere di Jau, in cui i detenuti sono stati lasciati per giorni fuori dalle loro celle, sdraiati sul cemento sotto il sole cocente. Quando Fadhel ha finalmente visto un medico, gli è stato detto che la sua situazione medica non richiedeva l’allontanamento dalla prigione all’ospedale. Tuttavia, Fadhel ha cominciato a soffrire di vertigini e a svenire. È stato trasferito trasferito al King Hamad University Hospital e la sua famiglia ha insistito per andare a trovarlo, riconoscendolo a malapena a causa della sua malattia.

Sei mesi dopo il suo arresto, a Fadhel è stao diagnosticato il lupus eritematoso sistemico (LES), una malattia che induce il sistema immunitario del corpo ad attaccare erroneamente i tessuti sani in varie parti del corpo. Il King Hamad University Hospital non aveva specialisti in malattie genetiche del sangue e il trattamento di Fadhel è stato posticipato. Dopo diversi tentativi e una lunga procedura, uno specialista del complesso medico di Salmaniya è andato a visitarlo e ha ordinato il suo trasferimento immediato al complesso di Salmaniya. Durante i sette anni di prigionia, Fadhel non ha ricevuto i farmaci in tempo perché i suoi appuntamenti con i medici sono stati spesso cancellati. Il medico legale della prigione non ha permesso il trasferimento di Fadhel in ospedale, nonostante le sue condizioni richiedessero un controllo costante a causa del suo debole sistema immunitario. Inoltre, l’ambiente carcerario non igienico è una minaccia costante per la sua salute.

L’arresto e la detenzione di Fadhel violano gli obblighi del diritto internazionale del Bahrein, tra cui il Patto internazionale sui diritti civili e politici (ICCPR) e la Convenzione contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, disumani o degradanti (CAT), nonché il Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali (ICESCR), a cui il Bahrein ha aderito. La sua detenzione arbitraria, la sua scomparsa, la tortura e il processo ingiusto sono in violazione degli articoli 7, 9, 10 e 14 dell’ICCPR e del CAT. Fadhel non è stato presentato prontamente davanti a un’autorità giudiziaria e le confessioni ottenute sotto tortura sono state usate contro di lui, che sono anche una violazione dell’ICCPR e della CAT. Inoltre, la sua mancanza di trattamento è in violazione dell’articolo 12 dell’ICESCR, secondo cui ognuno elabora il diritto al più alto standard raggiungibile di salute fisica e mentale.

Americans for Democracy & Human Rights in Bahrain (ADHRB) chiede al governo di fornire a Fadhel un’adeguata assistenza medica e di rilasciarlo alla luce delle sue condizioni di salute e dei processi iniqui. ADHRB chiede inoltre alle autorità bahreinite di indagare sull’accusa di tortura di Fadhel, al fine di ritenere i colpevoli responsabili. Infine, ADHRB chiede alle autorità di fornire adeguate cure mediche e condizioni di detenzione a tutti i prigionieri in Bahrein.