ADHRB solleva il caso di due uomini del Bahrain nel braccio della morte in Arabia Saudita

Il Il 15 settembre, ADHRB ha pronunciato un intervento orale alla sessione 51 del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite al punto 2, durante il dibattito generale. ADHRB fa eco alle richieste degli Uffici di procedura speciale affinché il re annulli le condanne a morte di Sadeq e Jaafar, considerando la grave violazione del loro giusto processo e del diritto a un processo equo, e invita inoltre le autorità saudite e bahreinite a coordinare il loro ritorno in Bahrain dove possono essere riuniti con le loro famiglie.

Signor Presidente,

AlSalam accoglie con favore l’aggiornamento presentato e accoglie inoltre con favore l’appello urgente emesso dalla RS sulle esecuzioni arbitrarie, RS sulla promozione dei diritti umani nella lotta al terrorismo e dal Gruppo di lavoro sulla detenzione arbitraria in merito all’imminente esecuzione di due uomini del Bahrein, Jaafar Sultan e Sadeq Thamer , che sono stati condannati a morte in un processo iniquo in Arabia Saudita.

Jaafar e Sadeq sono stati arrestati senza mandato nel 2015 e posti in isolamento per quasi 4 mesi mentre i loro genitori cercavano di localizzarli, senza alcun risultato. Durante la loro detenzione, entrambi sono stati sottoposti a torture fisiche e psicologiche, al punto che Jaafar ha dovuto essere trasferito in ospedale. Sono stati minacciati di rappresaglia contro la loro famiglia e di ulteriore isolamento se non avessero confessato accuse terroristiche contro di loro. Sadeq e Jaafar non hanno potuto incontrare i loro avvocati e/o prepararsi adeguatamente per il processo.

Il 6 aprile 2022, la Corte Suprema saudita ha confermato le loro condanne a morte, il che significa che hanno esaurito tutti i rimedi legali, e il loro giudizio è stato portato al re saudita che può ratificare il giudizio, commutarlo o graziarlo. Facciamo eco alle richieste degli Uffici di procedura speciale affinché il re annulli le condanne a morte di Sadeq e Jaafar, considerando la grave violazione del loro giusto processo e del diritto a un processo equo, e invitiamo inoltre le autorità saudite e bahreinite a coordinare il loro ritorno in Bahrain, dove possono essere riuniti con le loro famiglie.

Grazie.