Il deputato francese Frederique Dumas si rivolge al Ministro per l’Europa e gli Affari Esteri per quanto riguarda il trattamento sfavorevole delle donne critiche del governo in Bahrain

Il rappresentante del Parlamento francese, Frederique Dumas, ha chiamato il Ministro francese per l’Europa e gli Affari Esteri, Jean-Yves le Drian, per sottolineare le frequenti violazioni dei diritti umani contro le donne in Bahrain. Frederique Dumas, donna politica e produttrice cinematografica, è stata eletta deputato dell’Assemblea Nazionale nel 2017, dove è anche membro della Commissione per gli Affari Esteri.

Frederique Dumas ha scritto al Ministro in merito ai casi di diverse donne prigioniere politiche in Bahrein che hanno subito gravi abusi sessuali, psicologici e fisici. Il caso più importante che la deputata ha menzionato è quello di Ebtisam al-Saegh. Dopo aver sollevato critiche al governo sui social media e dato voce al lavoro per i diritti umani, nel 2017 è stata convocata dalle autorità per essere interrogata. È stata interrogata e sottoposta a ore di violenza fisica e sessuale. Alla fine, è stata accusata di “aver usato falsamente il suo lavoro sui diritti umani come copertura per fornire informazioni imprecise sul Bahrein e minare il suo status internazionale”. È stata poi condannata a 3 mesi di prigione. 

Dopo la prigionia, Ebtisam ha iniziato a soffrire di gravi sintomi di ansia e depressione, oltre a indizi di stress post-traumatico. 

Non è stata la prima volta in cui Ebtisam al-Saegh è stata esplicitamente presa di mira a causa del suo lavoro in materia di diritti umani. Le autorità bahreinite hanno ripetutamente sottoposto al-Saegh a rappresaglie per il suo impegno nei confronti dei meccanismi delle Nazioni Unite per la tutela dei diritti umani, compreso il CDU (Consiglio dei Diritti Umani).

Nella sua lettera, la deputata Dumas ha elencato una serie di altri nomi di altre donne prigioniere politiche che sono state oggetto di violenza sessuale, psicologica e fisica, nominando Ammera Alqashami, Faten Naser, Hajer Mansoor, Medina Ali, Zahra Aslshaikh, Zainab Marhoon, Zakeya Albarboori e Najah Yusuf. Inoltre, la deputata ha anche sottolineato il fatto che la lista non fosse esaustiva. Ciò è dovuto al fatto che molte donne in Bahrein hanno taciuto a causa di un’intensa persecuzione da parte del governo. All’interno della società bahrenita sono più le donne che temono rappresaglie da parte del governo rispetto alle donne che ne denunciano i  maltrattamenti.

Il deputato Dumas ha inoltre informato il ministro dello stato attuale di Najah Yusuf, rilasciata nell’agosto 2019. Le Nazioni Unite hanno chiesto al governo del Bahrein di proteggere la sua integrità fisica e mentale. Naja Yusuf è un’attivista ed ex dipendente pubblica dell’Autorità per la regolamentazione del mercato del lavoro del Bahrein. Il 23 aprile 2017 è stata convocata nel complesso di sicurezza di Muharraq dall’Agenzia per la Sicurezza Nazionale (NSA) con falsi pretesti riguardo a suo figlio. I funzionari della NSA l’hanno sottoposta a molteplici interrogatori per un periodo di cinque giorni, durante i quali l’hanno minacciata, aggredita sessualmente, le hanno impedito di incontrare il consulente legale nonostante le ripetute richieste e l’hanno costretta a firmare una confessione senza poterla leggere.

Dumas conclude la lettera chiedendo chiarimenti sulle azioni che il corpo diplomatico francese sta intraprendendo per porre fine a queste violazioni dei diritti umani. Il ministro degli Affari Europei ed Esteri, Jean-Yves le Drian, non ha ancora risposto. È fondamentale che la Francia conduca iniziative presso le Nazioni Unite per riconoscere questi fatti e proteggere queste donne dall’uso sistematico della violenza e degli abusi.

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