Le Procedure Speciali ONU pubblicano un appello urgente all’Arabia Saudita sulle violazioni dei Diritti Umani nei confronti della cittadina Ugandese Sylvia Nandawula

Il 13 settembre 2019, il Relatore speciale sui diritti umani dei migranti, il Relatore speciale sulle forme contemporanee di schiavitù, comprese le sue cause e conseguenze, il Relatore speciale sulla tortura e altri trattamenti o punizioni crudeli, disumani o degradanti, il Relatore speciale sulla tratta di persone, specialmente donne e bambini, e il Relatore speciale sulla violenza contro le donne, le sue cause e le sue conseguenze, hanno pubblicato un appello urgente al governo dell’Arabia Saudita, citando la preoccupazione per le violazioni dei diritti umani subite da Sylvia Nandawula.  

Sylvia Nandawula, cittadina ugandese, sarebbe stata assunta da un’agenzia di reclutamento in Uganda chiamata Verdant Pastures Agency (U) Limited e inviata a lavorare come domestica in Arabia Saudita.  Il 6 gennaio 2019, la signora Nandawula si è recata in Arabia Saudita e ha iniziato a lavorare come cameriera ad Almahrajan City, Tabuk. 

L’Appello urgente sostiene che subito dopo l’inizio del lavoro, la signora Nandawula è stata maltrattata, picchiata e sottoposta a tortura e ad altre forme di trattamento crudele, disumano o degradante. I Relatori Speciali hanno ricevuto foto che mostrano ferite e cicatrici sul suo corpo. Inoltre, la signora Nandawula ha riferito di essere stata sottoposta a lavori forzati e le è stato negato il cibo e l’accesso alle cure mediche.  

Durante la settimana del 9 settembre 2019, l’agenzia di reclutamento della sig.ra Nandawula ha riferito di aver iniziato a trattare i documenti per il suo ritorno in Uganda; tuttavia, i membri della famiglia hanno perso i contatti con la sig.ra Nandawula. La sig.ra Nandawula è presumibilmente vittima della tratta di esseri umani e in precedenza ha espresso il desiderio di essere rimpatriata in Uganda e riunita con la sua famiglia. 

I Relatori Speciali hanno citato preoccupazioni specifiche riguardanti il maltrattamento della signora Nandawula da parte del suo datore di lavoro e l’accusa di essere stata vittima di tratta dall’Uganda. Hanno invitato il governo saudita a rispettare gli obblighi internazionali in materia di diritti umani, come stabilito nella Convenzione contro la tortura e altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti e nella Dichiarazione delle Nazioni Unite sull’eliminazione della violenza contro le donne. Infine, i Relatori speciali si sono appellati al governo saudita per localizzare la signora Nandawula, al fine di indagare su tutte le accuse di abusi dei diritti umani contro di lei e per assicurare i responsabili alla giustizia.