ADHRB esorta il Consiglio dei Diritti Umani ad agire per combattere il traffico di esseri umani in Bahrein e negli Emirati Arabi

Il 3 luglio 2020, ADHRB è intervenuta alla 44esima sessione del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, dove in relazione al punto 3 del dibattito generale ha esortato l’organo ad agire contro il traffico di esseri umani in Bahrein ed Emirati Arabi. 

Signora Relatrice, 

Grazie per il suo resoconto riguardante il serio problema del traffico di esseri umani, specialmente di donne e bambini. Tale problematica è una seria violazione di diritti umani e ADHRB ha potuto riscontrare come molti governi nel mondo si rapportino ad esso tramite un approccio di rinforzo delle norme vigenti e non affrontino il problema dal punto di vista delle violazioni dei diritti umani. Trattare il traffico di esseri umani solo come atto criminale e negare di porre l’accento sulle violazioni di diritti umani è un pessimo comportamento nei confronti delle vittime di tali violenze. Ovviamente c’è una grande differenza tra come le legislazioni nazionali si occupano di tale problematica e come invece viene affrontata dal diritto umanitario internazionale. Secondo lei, quali impegni è necessario che vengano presi nei vari Paesi per porre fine a questo divario e agire per risolvere in maniera omnicomprensiva la portata di tale crisi?

Un altro problema rilevante, che si ripete in molti casi nella tratta di esseri umani, è la mancanza di un’adeguata protezione legale e personale per le vittime. In diverse occasioni, coloro che hanno subito tali abusi non ne possono fare ricorso perchè non sono provvisti di assistenza legale, finanziaria e psicologica. Ad esempio, in Bahrein, che è ormai diventato il Paese centrale nella tratta di esseri umani nel Golfo Persico, i fondi a supporto delle vittime sono drasticamente diminuiti, tanto che le vittime stesse rappresentano ancora un obiettivo di facile raggiungimento per ulteriore sfruttamento e intimidazioni. Un altro elemento che ci preoccupa è relativo al forte sviluppo economico dei più grandi hotel bahreniti, che sono direttamente legati al Primo Ministro e al Re del Bahrein e che sono diventati vitali per la tratta di esseri umani nella regione, specialmente in quanto  centri di smistamento da dove le vittime vengono mandate in zone limitrofe, come ad esempio la città di Dubai negli Emirati Arabi. Come membro del Consiglio per i Diritti Umani, cosa pensa che dovrebbe essere raccomandato di fare al Bahrein e agli Emirati Arabi per combattere la tratta di esseri umani all’interno dei loro confini? Come possono Paesi come il Bahrein avere il supporto internazionale necessario per porre fine a tale piaga?