ADHRB solleva la questione dei diritti delle donne e l’apolidia durante l’UPR del Kuwait presso il Consiglio dei Diritti Umani

Il 17 luglio 2020, l’ADHRB ha pronunciato un intervento alla 44esima sessione  del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite durante l’UPR del Kuwait.

Grazie Signor Vice Presidente,

Vorremmo cogliere l’occasione per informare il Consiglio sulle seguenti situazioni dei diritti umani in Kuwait:

Il governo kuwaitiano ha dichiarato nel suo rapporto nazionale quanto segue e cito: “Le donne in Kuwait ricevono l’attenzione e le cure necessarie per sostenere il loro ruolo nella società e nella famiglia, nonché la protezione dei loro diritti sociali, economici e politici”.

La domanda che poniamo alla delegazione kuwaitiana è: Perché migliaia di donne kuwaitiane non possono, in base alle leggi nazionali, passare la cittadinanza kuwaitiana ai loro figli se sono sposate con persone non kuwaitiane? In altre parole, la legge sulla cittadinanza kuwaitiana discrimina le donne, impedendo loro di trasmettere la loro cittadinanza ai figli e al coniuge su base di parità con gli uomini. Ciò lascia la famiglia incapace di accedere ai servizi statali come la sanità e l’istruzione, e la discriminazione di genere nelle leggi sulla nazionalità è una delle cause principali dell’apolidia nella regione, oltre ad altre violazioni dei diritti umani.

Un’altra grave preoccupazione che vorremmo sollevare in questa sede è la continua violazione dei diritti umani contro la popolazione dei Bidoon, che non ha cittadinanza dall’indipendenza del Kuwait. I Bidoon in Kuwait non godono di una seria protezione ai sensi di legge e sono trattati come la classe più bassa del Paese. Per molti anni i Bidoon hanno cercato di rivendicare la cittadinanza e di porre fine alla discriminazione sistemica nei loro confronti poiché non hanno accesso all’occupazione, ad un alloggio, ai servizi sociali e ad altri diritti. Molti giovani appartenenti alla comunità dei Bidoon sono stati arrestati e sottoposti a torture e maltrattamenti da parte delle forze di sicurezza del Kuwait perché protestavano contro la discriminazione istituzionale nei loro confronti.

Mentre le richieste di cittadinanza dovrebbero essere valutate dal Kuwait, quest’ultimo dovrebbe anche prendere provvedimenti per garantire il rispetto dei diritti fondamentali della sua popolazione apolide.

Chiediamo quindi al Consiglio di affrontare in modo specifico le violazioni dei diritti umani contro le donne kuwaitiane, le quali non possono trasferire la loro nazionalità ai loro figli se sposate con uomini non kuwaitiani, e la discriminazione sistematica contro la comunità dei Bidoon apolidi in Kuwait.

Grazie