Durante la 44esima sessione del HRC, ADHRB manifesta le proprie preoccupazioni sui Programmi di Cooperazione Tecnica dell’OHCHR e sulla situazione dei prigionieri politici in Bahrain

Il 15 luglio 2020, ADHRB è intervenuta durante la 44esima sessione del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite nell’ambito del tavolo di discussione annuale sulla cooperazione tecnica.

Signor Vicepresidente,

La cooperazione tecnica è un programma di spicco dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani (OHCHR) ed è fondamentale per migliorare le situazioni e le pratiche generali riguardanti i diritti umani in un determinato Paese. Nonostante la grande importanza di questo programma, vorremmo sollevare la questione della cooperazione tecnica, e in particolare, del ruolo svolto dalle relazioni della società civile e dei difensori dei diritti umani in tale programma.

Ad esempio, nei programmi di cooperazione tecnica dello Yemen e dell’Arabia Saudita, c’è una chiara mancanza di impegno e raccordo con la società civile a riguardo. Lei ritiene che l’assenza di cooperazione sia problematica? Quali suggerimenti ha dato all’OHCHR e ai governi dello Yemen e dell’Arabia Saudita a tale proposito?

Come indicato nel suo rapporto, ci sono 10 milioni di persone che sono state private della propria libertà. La maggior parte di questi prigionieri si trova in sistemi detentivi sovraffollati e in condizioni non conformi agli standard internazionali richiesti. Il suo rapporto ha giustamente affermato che il diritto alla libertà e alla sicurezza, e con questo anche l’obbligo di trattare le persone detenute con dignità e umanità senza discriminazioni, è ampiamente riconosciuto negli strumenti internazionali come uno dei diritti umani più fondamentali.

Esistono diverse procedure e meccanismi che si possono applicare per affrontare le violazioni dei diritti umani dei detenuti, come l’OHCHR, le Procedure Speciali o i diversi organi del trattato. Per esempio, abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da prigionieri consapevoli delle violazioni dei diritti umani commesse contro di loro in Bahrain in modo coerente e sistematico. Nonostante le denunce presentate all’Istituto Nazionale per i Diritti Umani del Bahrein e all’Ombudsman del Bahrein, tali violazioni stanno continuando tutt’ora senza segni che mostrino un positivo miglioramento. La nostra domanda è: Quali misure dovrebbero essere attuate da questo Consiglio per affrontare tali violazioni sistematiche da parte di uno Stato membro come il Bahrein?

Grazie.