I parlamentari italiani esortano, in una recente lettera, il re Hamad del Bahrain a rilasciare i prigionieri politici e a difendere i diritti umani

 

Diversi membri del parlamento italiano hanno inviato una lettera al re del Bahrain Hamad bin Isa Al-Khalifa. I membri del parlamento hanno scritto tale lettera con l’obiettivo di “esprimere la [loro] profonda preoccupazione per il destino del prigionieri di coscienza e difensori dei diritti umani attualmente detenuti nelle carceri del Regno del Bahrain”.

 

La lettera originale completa può essere visualizzata qui.

 

La lettera fa riferimento “all’ingiusta punizione e al maltrattamento dei prigionieri di coscienza”, nonché “al rischio sproporzionatamente elevato di malattia” a causa della privazione di “controlli medici e dispositivi di protezione individuale necessari per proteggersi dal COVID-19”. Essi vogliono condividere inoltre le loro preoccupazioni per la revoca della moratoria sulla pena di morte e condannano le condanne a morte emesse per Mohammed Ramadan e Husain Ali Moosa.

 

I parlamentari citano le violazioni del Bahrain del diritto individuale alla libertà di espressione e alla libertà di parola incorporate nel diritto internazionale, inclusa la Dichiarazione universale dei diritti umani (UDHR), il Patto internazionale sui diritti civili e politici (ICCPR), il Patto internazionale sui diritti economici, Diritti sociali e culturali (ICESCR), la Convenzione contro la tortura (CAT) e la Carta araba dei diritti umani (ACHR). Essi includono anche il riferimento alla risoluzione del Parlamento europeo approvata l’11 marzo 2021, che affronta i casi dei prigionieri di coscienza e dei difensori dei diritti umani attualmente detenuti.

 

Infine, i parlamentari fanno diversi appelli a Sua Maestà, il Re del Bahrein, chiedendogli “di rilasciare incondizionatamente tutti i prigionieri politici, inclusi Hassan Mushaima, Abdulhadi al-Khawaja, il dottor Abduljalil al-Singace, Naji Fateel, Abdulwahab Hussain, Ali Hajee e lo sceicco Ali Salman; di revocare le limitazioni imposte dalla Legge sulla pena alternativa a Nabeel Rajab e a tutti gli altri soggetti sottoposti a tali restrizioni; di cessare l’uso della Legge sulla pena alternativa per i prigionieri di coscienza e di approvare invece il loro rilascio incondizionato; infine, di commutare e perdonare la condanna a morte di Mohammed Ramadan, Husain Ali Moosa e tutti gli altri attualmente nel braccio della morte”.

 

La lettera è stata firmata dai deputati Emilio Carelli, Maurizio Lupi, Laura Boldrini e Francesca La Marca. L’ADHRB è grato per il sostegno di questi parlamentari e spera che il re Hamad reagirà in conformità con le raccomandazioni formulate.